“Se ascolto dimentico,

se vedo ricordo,

se faccio capisco”

Confucio, V sec. a.C.

La Scuola Europea dei Mestieri è una associazione riconosciuta, senza fini di lucro, fondata nel 2006.

 

Gli obiettivi sono strettamente connessi alla valorizzazione del patrimonio storico architettonico e alla conservazione della identità di luogo, attraverso una serie di azioni rivolte a:

 

a) promuovere, valorizzare e tutelare i mestieri artigianali di ogni territorio, il “saper fare” dei mestieri tradizionali attraverso la ricerca testimoniale, storiografica ed esperenziale. Promuovere l’integrazione tra formazione professionale riferita ai mestieri del restauro e artigianali del territorio, le esperienze lavorative dipendenti e/o autonome di tali mestieri e l’istruzione superiore e/o universitaria.

b) promuovere il valore dell’identità di luogo attraverso lo studio, la ricerca, la consulenza e la divulgazione.

 

c) promuovere lo sviluppo delle risorse umane in un’ottica premiante e di competitività, attraverso la ricerca, la elaborazione e la proposta di modelli e strumenti di formazione continua e per la certificazione delle competenze.

 

d) favorire la libera circolazione dei cittadini-lavoratori in Europa nell’ambito delle diverse professionalità nel settore dei mestieri, attraverso la ricerca, la elaborazione e la proposta di modelli formativi e di certificazione delle competenze che possano trovare riconoscimento a livello europeo.

Imparare

Facendo

“Se ascolto dimentico. Se vedo ricordo. Se faccio capisco.” Partendo da questa famosa frase di Confucio, citata spesso anche da Bruno Munari per spiegare il suo metodo didattico, la scuola ha sviluppato un metodo che ritiene sia la base dell’apprendiento, soprattutto quando si parla di mestieri con una forte componente creativa e manuale.
“Imparare facendo” è il metodo con cui la Seum sviluppa e porta avanti i suoi progetti formativi. Per fare questo la scuola si appoggia quando è possibile ad un progetto, che poi diventa strumento di formazione per chi lo realizza e per coloro a cui è rivolto. Dall’analisi al progetto esecutivo fino alla direzione generale, la scuola opera attraverso un percorso di apprendimento che si sviluppa con lo studio e la messa in opera del progetto. Il percorso di apprendimento avviene quindi lungo il cammino, attraverso tutte le fasi che vanno dalla sua nascita alla sua conclusione.

I protagonisti sono tutti coloro che vi partecipano, sia in un ambito pubblico che privato: amministratori, dirigenti, progettisti, tecnici, operatori, maestranze, studenti etc…
Alcuni esempi: il recupero di un edificio in disuso o in stato di degrado attraverso i cantieri scuola; un progetto di riqualificazione urbana attraverso il lavoro con gli studenti e la formazione sul posto; l’analisi e lo studio dell’ambiente urbano con i tecnici, le categorie economiche e gli abitanti di quel luogo.
Il raggiungimento degli obiettivi tramite un percorso didattico e di apprendimento che passa attraverso il fare, diventa quindi una esperienza umana che ci permette di comprendere molto di più di quello che possiamo apprendere dalle parole o dalla vista, perché come direbbe Confucio, solo se faccio capisco.

Identità

di luogo

Una città è costituita da elementi fisici fissi come le strade, i palazzi, i monumenti etc. e da elementi mobili, come le persone e le loro attività. Se a questa percezione di luogo si aggiungono degli elementi immateriali come i comportamenti, le tradizioni, la cultura, l’accoglienza, il gusto etc. tutto questo determina quella che viene chiamata “identità di luogo”. In altre parole con questo termine si intende individuare l’insieme delle caratteristiche socio-culturali, architettoniche, di linguaggio, di abitudini che caratterizzano un luogo, un ambiente, una città. A volte per descrivere questo concetto si usa il termine “carattere di un luogo”, oppure quello utilizzato dagli antichi romani “genius loci”, un’entità naturale e soprannaturale legata a un luogo abitato e frequentato dagli uomini, oggetto di culto per la loro religione.
L’identità di luogo è quindi quello che vediamo o che viene percepito ed è il valore fondamentale, prima di tutto, per chi in quel luogo ci è nato o ci vive, perché interagisce con la sua identità personale, che si nutre della vitalità di questo organismo. Ma è altrettanto importante per tutti coloro che più in generale vi interagiscono, lo visitano per turismo o per affari, oppure ci vivono temporaneamente, perché ne determina il giudizio e le ragioni di un eventuale ritorno o di una continua permanenza.

La Seum è impegnata attraverso lo studio, la ricerca, la consulenza, la divulgazione nel promuovere il valore dell’identità di luogo, sulla base di alcuni principi fondamentali:
1) Il patrimonio storico, artistico ed architettonico è il nucleo forte e prevalente dell’identità di luogo, quello che ci è stato tramandato è il vero e unico capitale sociale, la sua valorizzazione è un dovere storico-culturale-sociale ed economico.
2) La valorizzazione e la realizzazione di un ambiente urbano armonioso legato alla sua identità, è una fonte quotidiana di godimento per chi ci vive e costituisce l’indispensabile ancoraggio per la vita di ogni individuo.
3) Una forte identità di luogo, costruita a partire dalla valorizzazione del proprio patrimonio storico, artistico ed architettonico, esprime chiaramente il valore della diversità e dell’unicità.
4) Sostenere e promuovere l’identità di luogo può rappresentare un forte strumento di crescita di una città come soggetto economico.